giovedì 4 aprile 2013

Sodomizzato dalla somatizzazione.

Non sto bene.
Se mi guardo attorno non sto bene.
Ultimamente penso cattivo ed acido. Non lo sono. "Ci penso" soltanto, e mi ci sforzo pure.
E sì perché non sarebbe giusto far pagare ai pochi coraggiosi che mi stanno vicino gli scotti dei miei furenti malumori.

Questo tenermi dentro tutto mi costringe all'auto castrazione dei sentimenti.
Questo nascondere le mie idee mi costipa gastrointestinalmente e mi rende irrequieto. Nervoso.

E non mi piace.

E quindi somatizzo.

E quando arrivo a certi punti l'unica cosa è sfogarmi ferocemente contro ciò che mi procura tanto malessere.

Parliamo ancora, e sempre, e chissà per quanto, del branco di inetti nullafacenti scaldapoltrone vecchi fatiscenti falliti (cit.) che dovrebbero pararci il culo dalla crisi mondiale e dalle nefandezze che essi stessi compiono.

Tanto per dirne una, per rendere comprensibile il mio malumore.... facciamo un paragone.

In Islanda il governo ha deciso di reinvestire il 13% del PIL a favore dei CITTADINI per cancellare i loro debiti verso le banche.
Vale a dire circa 250 miliardi di euro!
Non ci credete?
Beccatevi questa ricerca!

Questo fanno le NAZIONI, gli STATI: Aiutato i cittadini, il popolo.

Noi invece che facciamo?

Litighiamo su chi debba prendere le decisioni, facciamo un consiglio di saggi unliateralmente selezionato (nonché unisex) per capire come uscire dalla merda, e poi?

Poi ci ritroveremo con delle proposte (Buone? Chissà! Scetticismo dilagante...) che dovranno essere votate da un parlamento che tutto ha tranne che una maggioranza certa.
Per non parlare del senato.
Il tutto con un presidente della repubblica che è sempre stato inutile e che non vede l'ora di levarsi fuori dalle palle.

Poi perché... sarai mica stanco Giorgio.
In effetti è dal 2005 che firmi qualsiasi pezzo di carta ti venga messo sotto il naso... deve essere un peso non da poco sentirsi RESPONSABILI della situazione del paese di cui si è "presidenti".

Ah! Dimenticavo.
Anche tu in effetti sei uno di "loro". Il senso di responsabilità che tanto pretendi ora a grande voce non ce l'hai mai avuto nemmeno tu.

Scaldi poltrone istituzionali dal 1953.

Giorgio, non sei stanco, non puoi esserlo, non te lo permettiamo.
Sei solo vecchio.

Vattene in pensione. 
E rinuncia al vitalizio.

Che son più di 50 anni che ci mangi su groppone...

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